Finestra sprangata, al centro

luglio 31, 2010

Mood: stanca
Listening: il silenzio
Drinking: acqua




France, Nantes, marzo 2013


Poi c’è quel sentore di un pavimento scivoloso, incerto, di un pasto consumato in solitudine e di uno sguardo triste, perso nel vuoto, di un grammofono il cui canto rimbalza per stanze vuote sempre più flebile finché non si fa silenzio.
E non è per il bianconero, né per il cielo bruciato o il tetto scrostato, sapremmo rimediare con i colori e la fantasia.
E’ per quella finestra al centro. Quell’unica finestra sprangata. Quello spiraglio sui recessi ultimi del tuo cuore. Continui a negarmelo.

Ma io resto qui. Fuori. Aspetto. Speranzosa.
Ho il tempo di una vita.

Aspetto sempre tu apra quell’unica finestra sprangata, al centro.

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