Memorandum IV
novembre 8, 2010
Mood: protettivo
Reading: David Grossman, L’uomo che corre
Listening to: Kings of Leon – Sex on Fire
Eating: Milka al latte
“L’adattamento alla normalità sociale è una scelta, non un’inevitabile necessità.”
[Autonome a.f.r.i.k.a. Gruppe, Luther Blisset, Sonja Brünzels, Comunicazione-guerriglia]
E’ probabile che il mio stile di vita non t’aggradi, il mio modo d’amare che pecca al cospetto della normalità sociale.
Non sono qui a giustificare me. Sono quel che sono. Ho imparato ad accettarmi e mi è costato fatica per cui non permetterei a nessuno di rivoltarmi nuovamente contro me stessa.
Non sono qui neanche a propinarmi a te con violenza. Anche tu sei quel che sei. Ho imparato che anche chi amo è libero d’andare via se quel che sono gli causa l’orticaria. Non mi ci diverto, ben inteso, ma ognuno paga il prezzo che deve, me compresa.
Aborro il restringimento dello spazio e del tempo. In un luogo in cui non posso allargare le braccia, io sto male.
Ed ora più che mai, sono in prepotente espansione.
Filed in Citazionismo, La Scatola Nera
Tag:accettazione, adattamento, alieno, Autonome a.f.r.i.k.a. Gruppe, claustrofia, Comunicazione-guerriglia, diversità, espansione, Kafka, Luther Blisset, necessità, normalità sociale, oppressione, rivoluzione, Sonja Brünzels, stile di vita
novembre 9, 2010 at 1:29 AM
spero che la tua espansione non si ripercuota sulla bilancia ahahahah (ok ok lo sto, ho sto cazzo di vizio di sdrammatizzare….ma si potrà dire “cazzo”???)
novembre 9, 2010 at 10:09 PM
guarda, lo spero con tutto il cuore anch’io! ci sto molto attenta! 😀
ci sta la capacità di sdrammatizzare, è necessaria! e “cazzo” si può dire. almeno nel mio spazio! 🙂
novembre 9, 2010 at 11:10 PM
E vai così! Espanditi 🙂
novembre 10, 2010 at 1:28 AM
😀 vado, vado che chi si ferma è perduto (ah, la saggezza popolare!)
novembre 10, 2010 at 1:39 PM
Niente di più vero. Essere ciò che vogliamo è molto faticoso e crea un grande dispendio di energie. Tutte le scelte che ho fatto nella vita per ora sono andate contro tutte i filoni principali delle norme del vivere sociale… a volte mi sembrava di fare esattamente il contrario di quello che la “normalità” (dio, quanto odio questo termine) imponeva.
Non è mai facile. Ma anche se alla fine non sarà la scelta giusta (e credo che uno fino in fondo non lo saprà mai) sarà comunque la TUA scelta, e sarà vestita di una dignità tale che ne vedrai poche altre simili.
Espanditi, occupa tutto lo spazio della tua libertà e del tuo essere (senza ledere le libertà degli altri, ovvio). Non te ne pentirai mai.
Ari
novembre 11, 2010 at 11:56 AM
Se mi si concedesse la possibilità di cancellare un termine dal vocabolario, sarebbe proprio “normalità”. Io stessa faccio i salti mortali per non utilizzarla. E’ così stupida! Eppure gli uomini ci si immolano, si ritirano sempre di più e si appiattiscono al suolo.
“Identità”. Questa è la chiave. Con i suoi pro ed i suoi contro, molteplice piuttosto, ma mai opaca.
novembre 10, 2010 at 2:05 PM
Saggezza popolare/saggezza della nonna.
novembre 11, 2010 at 11:47 AM
Esattamente! 😀 la sanno lunga le nonne!
novembre 11, 2010 at 5:45 PM
Hai voglia! 😀