Memorandum VI
giugno 26, 2011
Mood: confuso
Listening to: Daniele Silvestri – Strade di Francia (“perché le cose non vanno mai come vuoi tu / anzi è più facile cambino ancora di più”)
Watching: Daniele Silvestri – Ma che discorsihttps://vecchiamoleskine.wordpress.com/2011/06/26/memorandum-vi/
Playing: a montare un video su una tal Cracking Art per un tale esame di montaggio su un tal programma che mica tanto capisco e che sul mio computer non tanto gira.
Eating: pippette al sugo e pippotti
Drinking: caffè
“Avevo solo dodici anni, ma grazie al lento, inevitabile susseguirsi di migliaia di albe e tramonti, di mappe tracciate e poi rivedute, avevo ormai assimilato il prezioso insegnamento secondo cui tutto, alla fine si disgrega; lasciarsi infastidire da una cosa del genere era solo una perdita di tempo.”
[Reif Larsen, Le mappe dei miei sogni]
Sorge spontaneo domandarsi perché a ventidue anni suonati, io questo prezioso insegnamento l’abbia ben assimilato, ma continui a perdere tempo, infastidendomi.
Che poi dov’è scritto che non ci si può infastidire anche se si è di fronte ad una consapevolezza?
Ora più che mai ho bisogno di convincermi che sto facendo la cosa giusta per me.
giugno 27, 2011 at 11:18 AM
Bisogna esercitare un certo autocontrollo per non farsi infastidire. O meglio, per cancellare poi la sensazione di fastidio che ormai è bella che giunta. E non c’è consapevolezza che tenga. Forse un giorno saremo brave a prevenire – che poi, dipende anche da cos’è che infastidisce. A volte è il segnale che crediamo ancora in qualcosa… ma sto parlando molto in generale.
ps Non so dirti se è la cosa giusta per te, ma la nostra strada credo non sia scritta da nessuna parte. Io avverto sempre gioia in quel che fai, o almeno mi sembra, e questo è tanto. Tantissimo.
giugno 29, 2011 at 11:45 AM
Non so aggiungere parole a quello che hai scritto. In realtà non serve… Ti sorrido.
A volte si ha solo bisogno di consolazione.