Alla regia Giulio Volpe, alla direzione della fotografia Dorotea Pace
giugno 28, 2011
Mood: …
Reading: Anna Marchesini, Il terrazzino dei gerani timidi
Playing: a rendermi presentabile dopo giorni di sfacelo da esami
Drinking: tanta acqua, si squaglia per il caldo!
Ecco qui il booktrailer diretta da Zulio, di cui stavamo ultimando la post-produzione due notti fa.
Avvertenze speciali: l’audio di questo video è stato realizzato da un nostro amico che suona musica elettronica, Noumeno. Merita di essere ascoltato in cassa.
Messaggio speciale: capiscimi, babe!, dirti “grazie, ti stimo” a volte è davvero troppo riduttivo. E poi ti voglio bene. Non so come altro farti capire che quei tuoi pensieri non hanno ragione di esistere. Fidarti di me e di te e di noi. Ancora di più di quanto tu già non faccia.
Sul set, Zulio ed io
Anche il booktrailer mio e di Laura è concluso ed è una cosa di cui vado tanto fiera. Per una serie di motivi, non possiamo pubblicarlo subito, ma, appena possibile, lo renderemo visibile.
Mai come in questi giorni, mi sono resa conto di quanto avere tra le mani un proprio lavoro concluso possa essere un’emozione capace di provocare lacrime. Mai come in questi giorni mi sono resa conto di quanto sia importante e renda forti anche avere una squadra in cui la sinergia è palpabile ed altamente produttiva. Zulio, Laura ed io siamo una bella squadra, ma per davvero, non a chiacchiere.
Filed in Cine-grafie
Tag:aborto, booktrailer, Denise Carnini, direzione della fotografia, dorotea pace, Elena Beccaro, emozione, feto, giulio volpe, Laura Bianco, lettera ad un bambino mai nato, musica elettronica, Noumeno, Oriana Fallaci, regiea, trailer, video
giugno 29, 2011 at 10:55 PM
caspita, molto forte ed emozionante.
complimenti
giugno 30, 2011 at 1:16 AM
davvero grazie per la tua attenzione! 🙂
per me che ci ho lavorato, a tratti è stato difficile anche solo essere sul set…
giugno 30, 2011 at 11:43 PM
Bella la musica e, cavolo, che bravi siete, complimenti!
Comincio a capire un po’ cos’è quel che fai e mi attira. E dev’essere davvero bello avere davanti qualcosa che si è pensato e realizzato, creato.
luglio 3, 2011 at 9:52 PM
Grazie, Susanna! 🙂
Il tuo “Comincio a capire un po’ cos’è quel che fai” mi ha fatto tanto sorridere. Ti dico che spiegare quello che faccio è una delle avventure più divertenti perchè è fuori dalla lcatalogazione più immediata e raramente la gente ha cognizione delle modalità dei processi di comunicazione. Se dico che faccio la direzione della fotografia di un video, mia madre per prima pensa che scatto le foto su un qualche set, l’ho capito solo dopo mesi ed ho dovuto spiegarle che l’illuminazione che vede nei film non è naturale, esiste qualcuno che la fa così e per una qualche ragione. Tant’è vero che dico che devo andare a ritirare l’attrezzatura e che per un film si fa l’illuminazione, la gente strabuzza gli occhi, lavorando mi sono resa conto che nessuno immagina quanto ci voglia per fare un film. Se dico che più nel complesso studio e lavoro con i nuovi media e la comunicazione multimediale e transmediale, la gente mi dice “Ah”, ma si capisce bene che non ha capito una cippa lippa.
E’ bellissimo avere tra le mani la concretizzazione della propria idea, credimi. Ma ancora più bello è quando arriva a destinazione e suscita emozioni. E’ come mettere in pubblico una sensibilità, raccontare una storia, concedere uno spazio ed un tempo paralleli. Per noi è importantissimo.
luglio 4, 2011 at 4:24 PM
Ahahaha effettivamente ripensandoci ho avuto timore che la cosa potesse non farti troppo piacere, ma è vero, sono totalmente ignorante in materia – e mi piacerebbe invece esserlo un po’ meno, anche perchè dev’essere un ambiente mooolto stimolante. Una volta o l’altra me ne parlerai per bene, ti va? 🙂
luglio 6, 2011 at 2:35 PM
Molto volentieri! 😀 Stiamo accumulando un mare di cose da fare, cose da dire. Ci sarà bisogno di parecchio tempo, eh! 😉
luglio 6, 2011 at 4:50 PM
Vero! Dovremo trovarlo, necessariamente. 😉