Se non è Carnevale e nemmeno Allovuìn
ottobre 29, 2011
Mood: divertito
Reading: Alan Moore & David Lloyd, V per vendetta
Listening to: Negrita, Dannato vivere
Eating: cioccolato fondente
Drinking: tisana alle erbette
“AVETE MAI VISTO I PUFFI E PIPPO BAZZICARE DI SERA PER LE COLONNE? alcuni si!
alcuni vogliono chiamarlo flash mob, altri lo chiamano ritrovo di babbi, altri movimento artistico, altri ancora semplicemente “figata”, tendenza culturale, espressione giovanile dell’underground milanese, festa in maschera, gigante appuntamento al buio, la ricerca di puffetta, ecc ecc…
Fatto sta che venerdì 28 ottobre l’accesso alla piazza del colonnato è riservato e caldamente a disposizione di chiunque volesse passare una serata in compagnia di altre persone che hanno deciso di prendere a pugni la banalità e uscire di casa travestiti da un personaggio diverso a libera scelta!
esempi utili:
pippo
puffi
uomo tigre
gladiatore
lavandino
spongebob
charizard
lady oscar
cappellaio matto
bart simpson
pochaontas
ciccio.
ma poi, scatenate la vostra fantasia, vale tutto!”
Questa la réclame per l’evento Travestiti (in costume) in Colonne, pubblicizzato su feisbùc qualche tempo fa.
Ebbene dunque. Facendo d’ingegno virtù, Yanna, Lou, l’amico Claudio ed io, ci siamo dati da fare per una vestizione low budget, impiegando abiti di possesso più un mestolo per uno Specchio delle brame, un sacco della spazzatura per un mantello ed un mascherino, tre asciugamani per un’impalcatura da culo del Settecento, un rotolo di stagnola per ogni varia ed eventuale e spille da balia a volontà.
Non che Mercoledì, la Strega di Biancaneve, Zorro e la Sorellastra di Cenerentola c’entrassero molto l’uno con l’altro, ma come per l’ingegno, eravamo certi che avremmo fatto della nostra discrepanza virtù, un cocktail di personalità e facoltà come le nostre si sarebbe per certo risolto in una squadra di supereroi. Tant’è vero che, nel corso della serata, abbiamo, in ordine cronologico, (oltre che allegramente cazzeggiato con altri ignoti travestiti, sott’inteso) assistito un diciannovenne sconosciuto sulla strada del coma etilico fino all’arrivo dell’ambulanza, interrotto un qualcosa di simile ad una rapina da parte di due pusher alla loro amichetta strafatta – per inciso, Milano dopo mezzanotte è il male di vivere – e persino sollevato una bicicletta accasciata contro un lampione. Al che eravamo tanto calati nella parte che, ad un semaforo, Zorro ha ritenuto doveroso girarsi verso due ragazze ferme dietro di noi per chiedere tutto serio ‹‹C’è bisogno d’aiuto?››.
La faccenda principale però è un’altra. Prendiamo Milano, l’exploit del corri, corri generale, dei musi lunghi, dell’indifferenza e delle regole imposte a priori, ma se preferiamo, Roma e Bari o un’altra città qualsiasi del mondo. Liberiamo dalle gabbie un manipolo di ragazzi travestiti e riversiamoli con naturalezza in metro, per le strade, nei locali, un po’ dovunque. Poniamo anche come assunto fondamentale che non sia il giorno di Carnevale, ma neanche quello di Allovuìn, ché ormai l’abbiamo ampiamente adottato.
All’improvviso il corri, corri generale, i musi lunghi, l’indifferenza e le regole imposte a priori subiscono una pausa, la reazione è istintiva e non potrebbe essere diversamente, un qualche tipo di follia si è infiltrato nel tessuto della normalità condivisa. C’è chi trattiene le risate e passa oltre, chi sorride, chi se ne frega e ride, chi suona i clacson e gesticola, chi saluta e chi acclama, chi si preoccupa di ricordare che è presto per Carnevale ed anche per Allovuìn, chi fa domande ed attacca a chiacchierare, ‹‹E tu chi sei?››, ‹‹Io, Genoveffa!››, ‹‹Ma dov’è la festa?››, ‹‹Quale festa? Non ce n’è!››, ‹‹E allora perché sei vestita in questo modo?››, ‹‹Perché stasera m’andava così!››, insomma, cosa cambia rispetto alla maschera che indosso a calzamaglia per sfilare nelle vie di tutti i giorni? Cosa rispetto a quella che indossi tu, ora e qui? La forma, non certo il concetto! Sant’iddio, babe, sembri sconvolto! Hai forse dimenticato che gli uomini tutti santificano Carnevale ed Allovuìn ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo? Per chiarimenti, battere un colpo alla Pirandello & Co s.r.l. Mi piacerebbe, lo ammetto, ma non sono stata io a raccontare per prima questa storia.
Così pensavo ieri sera. E dentro di me sorridevo a iosa. Per quanto mi riguarda, a sorprendermi è solo la facilità con cui si può crepare il corso naturale del reale per come lo abbiamo conciato ed indossato.
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Tag:cambiamento, carnevale, colonne di san lorenzo, convenzioni, divertimento, dorotea pace, genoveffa, halloween, identità, interruzione, Laura Bianco, libertà, maschera, mercoledì, milano, normalità, pirandello, relativismo, sorrisi, sovversione, strega di biancaneve, supereroi, travestimento, travestiti (in costume) in colonne, uno nessuno centomila, vestizione, vita, zorro
ottobre 30, 2011 at 12:09 PM
Ma che bello! Il post e anche l’iniziativa!
“Hai forse dimenticato che gli uomini tutti santificano Carnevale ed Allovuìn ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo?”
Egggià!
Avrei voluto esserci anch’io (anche se devo dire che sì, a quanto pare Milano dopo mezzanotte è il paese delle meraviglie, proprio; l’offerta d’aiuto di Zorro mi ha fatto parecchio sorridere 😀 ) con voi quattro, e i vostri costumi fantastici (ma come avete fatto?).
Fra l’altro, una Genoveffa così bella non s’era mai vista.
ottobre 31, 2011 at 1:09 PM
Zorro ha fatto morir dal ridere anche me ed anche tutti gli altri! Mi è persino scappato un “Adesso non esageriamo!” Poi era uno spasso vederlo muoversi come se niente fosse in mezzo alla gente. Era serissimo lui. Ed ogni tanto piombava urlando “Zorro” e brandiva la sua spada che a metà serata si era afflosciata!
Io in principio avrei dovuto fare Ursula, la Strega della Sirenetta, ma ci voleva troppo tempo per fare i tentacoli ed allora mi sono infilata il primo abito di Carnevale a disposizione e abbiamo cacciato fuori (all’incirca) un’altra cattiva Disney. A proposito, troppo buona tu! 🙂
La migliore comunque era senza dubbio la Strega di Biancaneve! Era perfetta! E poi il mestolo delle brame ha fatto furore in Colonne!
Ora che ci penso (perchè stavo pensando a come avremmo potuto cacciare fuori in facilità un costume anche per te) anche la Strega della Bella Addormentata nel Bosco avrebbe fatto al caso! Anzi, la soluzione perfetta! Sacchi di spazzatura a gogò!
ottobre 30, 2011 at 5:32 PM
infondo quando ci vestiamo e ci trucchiamo tutti i giorni ci travestiamo da qualcosa e interpretiamo un ruolo…
ottobre 31, 2011 at 1:11 PM
Condivido a pieno. Senza contare che siamo il frutto di una cultura condivisa, degli insegnamenti dei nostri genitori e tutto il resto. E’ ovvio che questo ci ha plasmati in un certo modo. Fossimo cresciuti a Timbuctù, certamente avremmo avuto un’altra mascherata.
ottobre 30, 2011 at 6:14 PM
Fantastici!
Se solo ci fossi stata io, sarei andata in giro vestita da cesso.
O forse non ne ho neanche bisogno, an!
Genoveffa è troppo bella, sottoscrivo!
Con amore,
sorella.
ottobre 31, 2011 at 1:15 PM
Una figata andare in giro vestiti da cessi! Immagina avere appresso il corredo dello sciacquone! Io l’ho proposto ad un certo punto, insieme a quella dei puffi 3d! Erano due proposte che mi lanciavano un sacco, ma poi abbiamo optato per “vediamo quello che recuperiamo”.
Genoveffa è tanto bella che non nessuno se la piglia, an! Deve esserci qualche disfunzione!
E se tu sei un cesso, allora hai la tavoletta decorata! Il che ti rende particolare in un mondo di cessi!
Tenderly love.
ottobre 30, 2011 at 9:56 PM
Mi sembra di capire che la serata sia stata un successo sotto tutti i punti di vista…
Ma l’importante è aver voglia di divertirsi.
Alla base di tutto.
ottobre 31, 2011 at 1:18 PM
Beh, sì, è stato molto divertente! Soprattutto era divertente vedere Milano scossa per un gruppetto di ragazzi travestiti fuori tempo. Quella stessa gente che di solito cammina a testa basta, venerdì sera si girava a guardare e rideva. A me questo è piaciuto molto.
(grazie per il tuo passaggio)
novembre 1, 2011 at 1:28 PM
Ahahahha mi sto rotolando per lo scambio di battute tra sorelle!!
Per non parlare del mestolo delle brame…!
La strega della Bella Addormentata era Malefica, giusto? Bella! Sarei andata in giro a parlare col mio corvo appollaiato sulla spalla come una svitata quale sono. Peccato non avere le physique du role (altissima e magra, il mio contrario)… forse sarei più adatta a fare il letto della bella addormentata, che presenta anche una certa affinità con la mia indole men che attiva, direi.
novembre 1, 2011 at 1:36 PM
Ps. a proposito di Genoveffe con disfunzioni, è che secondo me sti principi si stanno facendo beati sonni. Sono diventati loro i belli (?) addormentati. Del resto, sono stati abituati ad avere a che fare con Aurore qualunque, vuoi mettere il fascino con una Genoveffa ben sveglia e affascinante?
In conclusione, se fosse bastato un bacio la Bella Addormentata non sarebbe una fiaba.
Non so quale sia la logica di quel che ho scritto ma da qualche parte ha da essere, credo.
novembre 5, 2011 at 2:47 PM
In verità quello che hai scritto ha una sua logica intrinseca e pure sillogica! Tu mi piaci! 😀
E comunque no problem per la physique du role! Noi ce ne freghiamo! Ci piacciono di più le libere interpretazioni, tanto più se hard core! 😀 Però anche vestirsi da letto mi sembra un’idea originale! Dicevo appunto del water!
Sempre utilizzando la stessa logica Aurora/Genoveffa, eh, mica altro!