Quando eravamo persone meglio
giugno 14, 2012
Mood: annoiato, cresce il bisogno di mare
Reading: in rete
Listening to: Bon Iver – I Can’t Make You Love Me
Watching: il sole fuori da questa casa dove sono costretta su una sedia
Playing: a immaginare il mare
Drinking: caffè
Eating: foglie di insata scondita e yogurt al caffè
che per noi che ci siamo conosciuti in quel modo significa una sequenza infinita di fatti e sogni,
[incluso un seguito che non c’è stato e chissà se a qualcuno ancora importa il perché]
.
(perché a volte – nella turbina dove ci infiliamo – manca anche soltanto il tempo per ripensare
che non siamo strusciate soltanto
e da questo ci lasciamo fagocitare senza neanche un saluto di dovere.)
Eppure si dirà ancora di me che sono una persona poco affettuosa poco sentimentale, poco
Cose che iniziano dal ritrovamento di una bozza un bozzo una bozza a proposito di.
giugno 14, 2012 at 4:05 PM
Mi affascina la tua maniera di dire le cose. Magari non comprendo appieno quello che vuoi dire, poiché tuo profondo, ma dici, io lo sento che dici 🙂
giugno 15, 2012 at 11:21 AM
“lo sento che dici!”… per me è molto bello quello che hai scritto. Ti ringrazio di cuore.
giugno 14, 2012 at 5:25 PM
Questo post mi ha riempito di una nostalgia di cose mai vissute che struggente è dire poco.
Sei una maga meravigliosa.
giugno 15, 2012 at 11:21 AM
Sniff e basta.
giugno 14, 2012 at 10:36 PM
Non mi piacciono i seguiti che non ci sono. Dimmi il seguito. Trovalo. Inventalo.
giugno 15, 2012 at 11:10 AM
Ci si prova sempre. Neanche a me piacciono le cose inconcluse.