I legami che sento io soltanto,
giugno 5, 2013
Mood: costernato
Reading: Elio Grazioli, Corpo e figura umana nella fotografia
Listening to: Muse – Blackout
Eating: biscotti
Drinking: latte freddo
oh sì, magari, lo confesso!, fossero immaginazione enfatizzata.
Peggio di non essere sentiti dall’altro capo di un legame profondo evidentemente malandato dagli eventi e dal tempo è sentire quello stess’altro capo per ognuno dei suoi intimi moti e non sapere cosa far[n]e
[un prudere e tirare da una parte all’altra, un susseguirsi di violente scosse emozionali per così dire estranee, all’improvviso di un giorno qualunque in mezzo alle vene dove resiste un intrico di viuzze e di crocicchi trasfusionali a controprova di un’epoca che fu in cui se n’è fatta di strada tra i due capi del legame – quantunque adesso non passino che container zeppi di zero parole,
Che succede, laggiù?
aggiù?
giù?
ù?
ù?
ù?
]
Fa sentire completamente soli.
giugno 7, 2013 at 2:25 PM
nemmeno l’accento fa un po’ di compagnia
giugno 11, 2013 at 9:41 PM
l’accento men che meno.