Holy motors
agosto 11, 2013
Mood: appesantito
Listening to: René Aubry – Salento
Watching: sole, nuvole, sole
Eating: frittelle
Drinking: caffè
In un certo senso, con Holy Motors Leos Carax fa nel cinema dei nostri anni quello che Socrate ha fatto nella società occidentale con la cicuta. Va a morte riflettendo sulle stesse dinamiche della cinematografia e sui cambiamenti in atto nei processi di produzione. Così facendo, attesta la sua estrema passione per la bellezza e la potenza della messa in scena, principio primo del raccontare storie.
Frustrante per certi versi, ma tant’è.
Io credo si tratti principalmente di essere consapevoli, in qualità sia di potenziali autori, sia di fruitori a tempo pieno, tanto a cinema, quanto in tutti i campi della comunicazione.
A maggior ragione perché solo la consapevolezza produce capolavori. Vedi Holy Motors.
Per concludere, mi sembra doveroso approfondire la riflessione con un’analisi ricca di spunti scritta da Alessandro Baratti per Spietati.it.
Filed in Cinefilia
Tag:analisi, capolavoro, comunicazione, consapevolezza, critica, digitale, elogio, fruizione, Holy Motors, Leos Carax, linguaggio cinematografico, messa in scena, metacinema, morte del cinema, riflessione, ripensamento dell'autorialità, semiotica, settima arte
agosto 12, 2013 at 9:41 AM
Grazie per averne fatto un post, perché finalmente, dopo già le esortazioni acquasintetiche, stamattina l’ho guardato.
Capolavoro sì.
Anche se non mi trafigge. I motivi, credo che mi divertirò a vedere che li saprai supporre anche tu.
La tua connessione con Socrate e la Cicuta, comunque, merita un limone duro.
agosto 13, 2013 at 10:50 PM
Di fatto non trafigge neanche me che non sono una propriamente-nostalgica del cinema nella sua forma più pura. Ma fa pensare assai. E soprattutto esalta. Voglio dire, per la prima volta dopo tanto tempo, ho pensato di nuovo “Che figata di posto è quello dei racconti.”
agosto 13, 2013 at 4:43 AM
Davvero molto interessante ciò che scrivi!
Non ho visto ancora visto Holy Motors pur avendone letto le critiche.
“A maggior ragione perché solo la consapevolezza produce capolavori.”
E’ verissimo.
Guarderò il film appena ce la faccio.
Ho un momento non facile.
A presto!:-)
gb
agosto 13, 2013 at 10:51 PM
Curiosa più che mai – trattandosi di questo film – di sapere cosa ne pensi! 🙂 E’ un film che divide il pubblico.
Un abbraccio al tuo momento non facile.
agosto 14, 2013 at 2:11 AM
Te ne parlerò appena riuscirò a vedere il film, dorotea.
Mi piace dialogare con te! 🙂
So che questo film ha diviso il publico.
Grazie per il tuo abbraccio che accolgo molto volentieri.