Trilogie di fine settembre
ottobre 2, 2012
Mood: placido
Reading: Bruce Chatwin, Le vie dei canti
Listening to: Patty Pravo – Pensiero stupendo
Watching: possedimenti in espansione in termini di smalti con Yanna
Eating: pasta e fagioli
Drinking: caffè
Verona – Peschiera del Garda – Borghetto, 28 e 29 settembre 2012
Filed in Foto-grafia, Valige e questioni ontologiche
Tag:acqua, alterazioni emotive, azzurro, borghetto, cambiamento, colore, dorotea pace, fotografia, Italy, muri, Nikon D90, peschiera del garda, Trilogie di fine settembre, Veneto, verde, verona, viaggio
Al-di
agosto 1, 2010
Mood: operativo
Listening to: Paolo Nutini – Rewind
Reading: National Geographic Online
Eating: muffin appena sfornati
Drinking: acqua
Italia, Bari
Durante una di quelle loro chiacchierate, Lavinia gli aveva detto che credere che il mondo finisse all’orizzonte le metteva claustrofobia: in punta di piedi si tendeva verso l’al-di-là, frugava con la curiosità e la fantasia di un bambino e con la sua tenacia riportava qualcosa al-di-qua. Poi lo custodiva nel cuore, lo teneva al caldo anche per quei giorni meno buoni, in cui sorridere le risultava troppo difficile.
*
Lavinia. In parte alter ego. In parte ciò che vorrei essere e non sono.
Lei è una delle donne dei miei racconti incompiuti.
Aspetto sempre che ritorni a chiacchierare con me. Magari di fronte ad un caffè. Poiché per entrambe è un rito.
Scattando questa foto pensavo a Franco Fontana. Conoscerlo, oltre ad avermi letteralmente stregata, mi ha reso più forte delle mie (ancora in fieri) idee espressive.
Quando ho iniziato a fotografare, Photoshop era un punto di passaggio indiscutibile, così come la manipolazione. Adesso non più. Mi limito alle correzioni sui contrasti, sulle dominanti. Mi concedo qualche virata.
Il fatto è che c’è troppa bellezza, troppa poesia nel mondo, così come troppa bruttezza e troppo squallore. Ci sono tante tracce nel modo, tante storie e suggestioni, così come tante emozioni dietro un gesto, uno sguardo, una parete, un incontro tra terra e cielo. A me piace osservarle, coglierle per ciò che potrebbero essere. Interpretarle per come si presentano ai miei occhi. O perchè no?, immaginarle, fantasticarle. Raccontarle.
Dare un sussurro al silenzio o semplicemente accettarlo, senza paura.
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