Di fratture
aprile 25, 2011
Mood: propositivo convinto
Listening to: Meg – Distante
Watching: la muffa che, in cinque giorni di assenza da casa, è proliferata nel frigorifero staccato per errore con tanto di ultimi rifornimenti alimentari all’interno
Sniffing (eccezionalmente): l’aroma soave di un miscuglio di alimenti andato a male
Playing: ad alzare il volume della musica per ballare
Eating: minestrone di quello che restava dopo la catastrofe frugorifero e domani è un’incognita
Drinking: acqua
Il soggetto nella foto è un’opera di Sissi esposta da FaMa Gallery al MiArt 2011
«Mi dia la sua mano. Sa cosa c’è qui?
C’è il mio cuore. Ed è spezzato.»
[Alfonso Cuaròn, Paradiso Perduto]
Di buffo c’è che, accovacciata su una sponda della frattura, ho sorriso rasserenata. Mi è venuto da pensare che da lì dove ora lacrimo sangue, esattamente da lì e da nessun altrove, quando il tempo avrà fatto il suo giro terapeutico e avrò assimilato ragioni e sentimento, all’improvviso non potrà che irrompere l’ossigeno per reazione, incapperà nel varco e rimbalzerà tra le pareti, troverando libero il percorso verso i vasi sanguigni.
Ed è stato un bel pensiero.
Oggi Arte
settembre 24, 2010
Mood: “no, sto bene”
Reading: Urban & National Geographic
Listening to: La Belle Bleue, conosciuti ed amati per strada, mesi fa, a Nantes
Watching: il telefono
Playing: ad insegnarmi a stare con me stessa
Eating: forse più tardi
Drinking: tea zenzero e limone e nostalgia
Trovo profondamente acritica e disgustosa la disponibilità contemporanea a dichiarare arte qualsiasi provocazione, anche la più becera e meschina.
E questa, per me, non è una partita che si gioca tra retoguardia ed avanguardia.
Né tra bello è brutto.
E’ una questione d’intenti, contenutistica.
Sono profondamente convinta che l’artista, così come il poeta e lo scrittore, è prima di tutto un individuo che ha qualcosa da dire. E la dice. O meglio, la sa dire. Come quando, tra le pagine di un libro, incontri la frase che descrive un momento, un passaggio di vita o ogni perché. Allora, leggendola e rileggendola, ti coglie la consapevolezza che è proprio così che ti senti, che le parole che ti scorrono sotto gli occhi sono quelle che danno forma al tuo magma emotivo, confuso ed indistinto. E ti sembra tutto semplice al punto tale che ti domandi com’è possibile che alla tua mente non siano proprio sovvenute.
Perché, salendo un gradino più in su, quel che l’artista ha da dire, che sia il frutto di un viaggio nel di dentro o di un’esplorazione del di fuori, racconta l’esperienza umana in ogni sua manifestazione e, che conceda o neghi la catarsi, comunque parla a chiunque abbia voglia di ascoltare.
Questione quest’ultima molto più pragmatica e meno romantica di quanto possa sembrare.
Tutto il resto è forma, mezzo. Ed ognuno ha il suo.
“Non mi pongo mai il problema del significato delle mie opere. E’ l’immagine che deve funzionare.” dice un tale, Maurizio Cattelan per inciso.
Cazzo significa?
A ben guardarle, anche le tre gru di fronte alla mia finestra, con il loro richiamo alla forma archetipica della croce e, così disposte, pure all’immaginario della crocefissione di Cristo, sono esteticamente e formalmente funzionanti.
Non saranno mica arte?
Dopotutto l’inconsapevolezza sembra essere il principio primo dell’arte contemporanea.
Da ogni dove, s’innalza la lode all’ignoranza nei confronti della tradizione artistica, in virtù di una libera
Strano, neh? Io credevo che la conoscenza delle regole e fosse un punto di passaggio necessario per poterle sovvertire. Picasso docet.
Ma queste sono pillole di saggezza antiquata!
Ragion per cui, stanotte, invece di andare a nanna dopo un film ed una camomilla calda, sedetevi al computer e rimaneteci a spippolare su un programma, quello che più vi piace, il ventaglio di possibilità è tra i più ampi del momento. Tentate e ritentate un po’ qui un po’ lì. Se vi esce qualcosa di figo, domattina assurgerete al Parnaso e per corsia preferenziale.
Parola d’artisti.
Dei guru, loro.
Io li ho sentiti, con queste mie orecchie.
E con questa mia bocca, mi faccio una risata (amara).