τίϑημι // Un (mi sembra) Autoritratto Provvisorio VII – Ottobre 2012
ottobre 19, 2012
Mood: alla ricerca della sublimazione
Listening to and watching: A sua immagine, passivamente
Eating: cannoli siciliani
Drinking: caffè
Tesi [di laurea], dal greco ϑέσις, “azione di porre” che a sua volta deriva da τίϑημι, “porre”, “collocare”; propriamente “posizione”, “cosa che viene posta”, quindi proposizione che richiede una dimostrazione.
Qui, allo stato attuale dei fatti, l’unica cosa che può definirsi posta sono le mie spalle contro un muro e il mio cervello sottovuoto.
*
Torna dopo mesi – inaspettatamente persino per me medesima – l’Autoritratto Provvisorio, abbandonato per la tanto-citata-su-questo-blog penuria di tempo.
“Inaspettatamente persino per me medesima” perché in realtà stavo solo cercando un momento di svago dalla gravità dei pensieri, giocando con la luce.
Torna anche – sempre inaspettatamente persino per me medesima – un pizzico di voglia di prendermi poco sul serio. Suvvia, eh!
Controcampi // Un Autoritratto Provvisorio VI – Marzo 2012
marzo 31, 2012
Mood: dis-equilibrato
Reading: Nick Hornby, Non buttiamoci giù
Listening to: taaaaaanti discorsi in inglese il che fa molto bene
Playing: a scrollarmi di dosso gli imbarazzi linguistici
Watching: itinerari attraverso la Norvegia
Eating: un tipico piatto turco, per l’occasione senza carne, in altri termini le meraviglie del couch surfing
Drinking: tanta acqua
Adesso che ci sono io,
cosa c’è al di là?
‹‹Voglio dire,
nella realtà
(…)
com’è che ci si innamora?››
Centri-fughe // Un Autoritratto Provvisorio V – Gennaio 2012
febbraio 1, 2012
Mood: quello di quando neanche il dizionario della lingua italiana contiene un termine adeguato
Listening to: la sospensione sonora di Milano sotto la neve
Watching: le distese di bianco che non mi spaventano più tantotroppo
Eating: biscotti di riso
Drinking: caffelatte
Assente
Avevo una suggestione, tipo
Mi sembra chiaro abbastanza.
Ma
– segue una lista infinita da ma –
non siamo qui per annoiarci con i ma quelli di sempre.
Me lo tengo come post-it tra le sinapsi
– uno in più di certo non farà capitombolare la situazione. –
Come I sei personaggi in cerca di autore di Pirandello.
Chissà che prima o poi non mi riesca di staccarlo.
Amniotica // Un Autoritratto Provvisorio IV – Dicembre 2011
dicembre 27, 2011
Mood: taciturno nauseato
Reading: quello che Lou mi scrive in chat, facendomi ridere a orari improponibili
Listening to: Laura Pausini – Bastava (e sì, lo so che Laura Pausini è nella tripletta primordiale dei cantanti italiani che mi stanno sul culo, ma questa canzone è una storia a parte perché il testo è di Niccolò Aglierdi e lo sento molto mia in questi giorni dalle ri-considerazioni affettive. E sì, la canto pure. “Bastava fare a meno delle buone maniere”)
Watching: le vetrate illuminate dei palazzi di fronte
Playing: a ficcanasare nella vita degli altri con papà, grazie feisbùc!
Eating: tortelli in brodo
Drinking: te
‹‹Abbine cura, questa ferita sta andando in cheratosi.››
‹‹Che benedizione!›› Se continua a creparsi, questa volta è perché i nuovi albori premono per germogliare in un sangue purgato. E qualcuno già s’insinua e gorgheggia.
Non mi sono mai considerata una dai modi gentili con se stessa, tanto più nel dolore. Per questo mi piace pensare alla mitezza inaspettata con cui oggi affronto i pungoli tra cuore e cervello, quando penetro nel buio attraverso la gola della ferita più fresca e ne traggo chiarore da spargere fin nel movimento più minuto. In questo ritrovo bellezza. Non più nell’essere coperta di lividi, di rabbia e d’orgoglio.
Questo pomeriggio, in un parco a Rijswijk ho anche visto un uccello ignoto che sembrava una fenice. Una creatura spaventosa e attraente da perfetta sconosciuta.