Adesso c’è Pauline
settembre 30, 2010
Mood: yu-uuuuuh! 😀
Reading: Manuale Nikon D90
Listening to: Lykke Li – Dance Dance Dance
Watching: Nikon D90
Eating: banana spliNt aka banana, nutella e yogurt alla pappa reale
Drinking: tisana camomilla e tiglio
Dicevo delle cicogne, giusto ieri, che non ci si crede più.
Mi sbagliavo, di tanto in tanto tocca ammetterlo persino a me, blu lapis sotto “persino”.
Insomma, alle qualcosa meno cinque di quest’oggi la cicogna ha sorvolato le mie lande, mi ha sganciato un fagotto tra le braccia ed è scomparsa tra i cirri e le gru – tempi andati i camini, la dolce vita! – che ancora gli occhi miei non avevano sbattuto ciglio, una punizione divina sembrerebbe, credi miscredentA!
Così, adesso c’è Pauline.
Il viaggio sembra non averla traumatizzata, sta bene con i suoi centotrentaduemillimetripercentotrèpersettantasette all’incirca per un chiletto di peso e qualcosa in più.
Ha un solo occhio al centro, ma è così grande che ci può accogliere il mondo. Ed è piena di giunture e punti di snodo.
Non è un cucciolo d’uomo, Pauline.
Quando ci siamo presentate mi pulsava forte il cuore. Ma forte, forte, tanto ero felice.
E grata, infinitamente, a chi mi ha regalato questo battito perfetto, con una capacità di sacrificio che solo un amore immenso può concepire.
E’ questa la DSC_0001, la primissima foto.
In automatico, fuori fuoco e sovresposta, tanto per sentire l’otturatore chiudersi.
E’ la primissima perché c’è la cucina ancora disordinata, sei ore dopo il pranzo con loro che fanno Casa, Yanna e Nicolò, ci sono la padella fiorata, quella più grande, ma piccola per tre con fame chimica a carico, i guanti gialli con cui Yanna combatte la fobia dei piatti sporchi di formaggio, il numero spropositato di mestoli d’ogni tipo e dimensione che a breve appenderemo anche ai lobi, le presine che nonna ha fatto per me all’uncinetto di un rosa che non si può vedere, un rosa che amo, manca solo Bberta, l’aspirapolvere.
C’è uno squarcio di panorama dal sesto piano, ci sono il non cielo e una delle gru, quella che quando si muove sembra dover entrare dalla finestra, manchiamo solo noi, penzoloni, a farci i fatti del mondo laggiù.
Ci saranno tempi migliori.
Impareremo a funzionare, insieme, che ne dici, Pauline?