Io quando ero un fagiolo
giugno 22, 2012
Mood: un po’ preoccupato
Reading: Mathias Malzieu, La meccanica del cuore
Listening to: tramestii giù in strada
Drinking: caffè
Eating:latte e cereali
‹‹Mamma… ma tu hai la mia ecografia quella in cui sembro un fagiolo?››
‹‹Non mi ricordo… bisogna vedere. Quella di Marilù si.. Perchè?››
‹‹Così.››
‹‹Nostalgie?››
‹‹Non credo. Non ricordo com’era essere un fagiolo.››
però ho il sospetto che fosse una cosa molto emozionante. Avevo il cordone ombelicale.
Inafferrabile
luglio 11, 2011
Mood: tutto a posto e niente in ordine, ma fondamentalmente tranquillo
Reading: Anna Marchesini, Il terrazzino dei gerani timidi
Watching: cieli stellati
Playing: a ricordare nomi e storie dei tempi del liceo
Eating: troppa afa per poter mangiare
Drinking: acqua
Io non me la spiego questa vita piccola che a tenerla tra le braccia temo di spezzarla, mentre dorme senza veglia e ride e sorride e fa smorfie, cosa sogna?, quanto sogna?, una volta ho letto che solo i più piccoli hanno il privilegio del sonno profondo, quello in cui le visioni sono più sature, e appena, appena apre gli occhi nella luce e sbadiglia e si stiracchia e stringe i pugni e si snoda e si accartoccia per tornare feto in un mondo secco di amniotico, com’è la lotta per venir fuori dall’alcova del ventre e quale il sentimento della vittoria, giubilo o dolore o giubilo e dolore?, ho pensato che forse nella vita di un uomo non ci sia momento migliore per cogliere un senso supremo, se mai uno ne sia stato stabilito, un indizio, peccato che non se ne serbi memoria e che il tempo metabolizzi ogni certezza in un quesito irrisolto.
Intanto, benvenuta a te, bimba del Sole! La tua quiete mi disarma e mi emoziona fino alle lacrime, io ne sono stata carente fin dal primo momento dice mia mamma, ma tutto questo già ce lo siamo raccontate con gli occhi.
Insomma. Ho una procugina di due settimane, più nana di qualsiasi nano medio. Lei è la prima nella nuova generazione della mia famiglia paterna. Da come guardava me e mia sorella ed indagava il nostro istinto materno, era abbastanza evidente che mia mamma, in pieno rincoglionimento da neo-nano, si stesse domandando da dove mai arriverà il secondo nella nuova generazione e quando, se mai qualcuno arriverà.
Penitus et Cum-conceptus
settembre 29, 2010
Mood: sereno, un po’
Reading: Giulio Forti, Teoria e Pratica della Reflex
Listening to: “chi sono questi?”, “… non so…”
Watching: i miei capelli stressati, scream!
Playing: con la voglia di fare, concludere
Eating: una cosa buona, applausi allo chef!
Drinking: acqua
Ci ritrovammo, un giorno – oggi – a pascere in veranda dopo pranzo, con le tazze del caffè tra le mani, l’amico Zulio, l’amica sua ed io. C’era un’aria buona per davvero, persino il cielo c’era sicchè neanche sembrava d’essere a Milano. E saltando di palo in frasca, come s’accosta l’araldica insegna del castello a quella più popolare dell’osteria, che questa è la figura del celebre proverbio, finimmo a parlar di concepimento, cum-conceptus, quel che viene accolto in sé, nel corpo e nell’anima. E come il dueppiùdduechefaquattro, iniziammo a far di conto per scoprire il giorno fatidico del nostro, di concepimento.
A mo di giuoco, poi neanche troppo.
Perché, a pensarla così, come cum-conceptus voglio dire, la vita è tutta un concepimento. Si concepisce un feto, si concepisce un’idea, anche un altro e un’emozione, una parola, un’immagine, persino il piacere ed un movimento.
E si sa, alla cicogna chi ci crede più?, il cum-conceptus vien dietro la penetrazione, penitus, quel ch’è andato in profondità. Si deve penetrare un corpo per il piacere, ugualmente per il pupo, si deve penetrare il mondo per una prospettiva.
Non si sfugge.
Penitus è contatto, intimità, osservazione e ascolto.
Cum-conceptus è reazione fisico-emotiva.
Di mezzo, l’aMMore, quel solito ignoto.
29 Set 2010 15:39 A: Mamma “Mamma, ma tu e papà mi avete concepita il 22 settembre?”
Io sono nata il ventiduegiugnomillenovecentoottantanove.
Il ventiduesettembremillenovecentoottantotto è il giorno del loro quarto anniversario di matrimonio.
A me piace pensare che sia andata così. Come una promessa rinnovata.