Mood: euforico [due ore ancora e sono in viaggio per il Sud]
Reading: Desmond Morris, La scimmia nuda
Listening to: Steve miller Band – Abracadabra
Eating: cornetto alla crema
Drinking: caffè



Adesso, Jonathan, noi stiamo parlando assieme, non divisi. Noi siamo uno assieme con l’altro, a lavorare alla stessa storia, e sono sicuro che anche tu puoi sentire questo. Sai che io sono la Zingarella e tu sei Safran, e che io sono l’Uomo di Kolki e tu sei Brod e io sono tua nonna e tu mio Nonno e io sono Alex e tu sei tu, e io sono te e tu sei me? Non capisci che noi possiamo portare uno all’altro sicurezza e pace? Quando noi eravamo sotto le stelle di Techimbrod, non lo sentivi allora? Non regalare a me non-verità. Non a me.

[Jonathan Safran Foer, Ogni cosa è illuminata]


Potrei dedurne che è stato tutto un abbaglio
[stupe/assue-facente]
.

Mood: inquieto
Watching: il grigiore esacerbato di Milano con l’arrivo dell’inverno
Eating: yogurt alla fragola e tachipirina
Drinking: acqua



Dopo lunghi mesi, tanto per rispettare la tradizione, senza ulteriori giri di parole, ecco il booktrailer di Molto forte, Incredibilmente vicino che Laura ed io abbiamo girato lo scorso maggio!





Di quanto mi stia a cuore la storia di Oskar Schell ho già scribacchiato, su quanto sia intimamente soddisfatta di questo risultato, invece, mi viene difficile mettere insieme due sole parole che abbiano senso. Insomma, è come ci era stato nella testa per tanti mesi, persino meglio!
Ed, in virtù di un sentimentalismo rituale forse, ma quantomai essenziale, ringrazio ancora ciascuno di quei bravi ragazzi citati nei titoli di coda perché senza anche uno solo di loro, molte cose sarebbero per certo andate diversamente.

A seguire, per irrorare il tutto con un po’ di demenzialità che fa sempre bene, una cartolina dal backstage su cui Laura ed io non abbiamo risparmiato le risate per un bel po’ di giorni dopo averla scoperta tra le altre riprese. La succitata cartolina mi immortala nel pieno sfoggio della mia stramaledettamente buffa duttilità facciale, mentre tento di raggiungere un qualche tipo di compromesso con il nostro attore nano, letteralmente smanioso di stroncare gli origami, nonostante una scena simile non fosse prevista dallo storyboard originale.

‹‹D’accordo Osc… no, tu sei Ulisse!, facciamo così. Puoi rompere gli uccelli, ma prima devi accarezzarli piano. Piano! D’accordo? Mi raccomando Ulisse! Falla bene e puoi rompere gli uccelli. Piano, Ulisse, piano!››


Da un po’ di tempo, anche ad Hollywood si parla tanto di Molto forte, incredibilmente vicino perché per il 2012 è prevista l’uscita dell’adattamento cinematografico. Si vocifera che sia uno dei più probabili candidati al premio Oscar. Allora chissà! Perché, personalmente, sugli adattamenti cinematografici mi riservo sempre qualche quanto di diffidenza.




Oskar, per esempio. Non indossa che il colore bianco.

Mood: combattivo
Listening to: dopo il suo concerto di ieri sera, direi Sade, Sade, Sade
Playing: a soffocare la tosse
Eating: effettivamente me ne sono dimenticata… yogurt!
Drinking: acqua




Stiamo finalmente girando il pluriaccennato booktrailer per l’esame di regia in Naba, Laura ed io, e quasi sembrava impossibile, a valutare il crash del Mac di Laura con dentro tutto il lavoro di ideazione e pre-produzione, gli sconvolgimenti estremi e non sempre facili nella quotidianità di questi giorni ed il tempo mai sufficiente e la stanchezza fisica e mentale dopo giorni di riprese antecedenti per un nostro compagno di classe e le difficoltà incontrate sul set, prime tra tutte la preparazione e l’allestimento della scenografia e la gestione di un bambino-attore di sette anni e mezzo recalcitrante, iperattivo ed ipercurioso.
Stiamo finalmente girando il booktrailer, Laura ed io ed in verità dobbiamo ringraziare una valanga di persone che ci stanno sostenendo ed aiutando nel lavoro con una spontaneità che mi emoziona e mi rasserena quando mi assale la tensione e il timore di non avere le capacità per portare bene a termine il mio lavoro.


Perché di fatto abbiamo ideato un progetto più articolato, rispetto alle possibilità di due sole persone ed, ancora più di fatto, questo è il mio primo set serio nel ruolo di direttrice della fotografia e ci tengo, dannatamente ci tengo a fare il mio lavoro al massimo e ci tengo perché mi piace farlo, ma anche perché stiamo girando il booktrailer di Molto forte, incredibilmente vicino di Jonathan Safran Foer, un libro che per me è scrigno di immaginario emotivo dall’intensità devastante ed attorno al quale il mio cervello calamita continuamente dal giorno in cui l’ho aperto, per caso, la prima volta.



Ad oggi, manca un giorno di riprese, dopo il quale resta da affrontare tutta la fase di montaggio e costruzione audio e la curiosità dell’esito finale si traduce in un costante formicolio generale del sangue.


Perciò, in attesa dell’uscita ufficiale, mi limito a poche fotografie di backstage, scattate durante l’allestimento della scenografia e, da Yanna, durante il primo giorno di riprese.


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*Si noti pure la versatilità dell’utilizzo dei cartoni della pizza in una scenografia!