Milano sotto la neve

dicembre 17, 2012

Mood: fiducioso
Listening to: Soley – Pretty face
Watching: Cosmopolis di David Cronenberg
Eating: aria fredda
Drinking: te miele e camomilla



Ho imparato a non confondere mai i luoghi come li percepisco per i luoghi così come sono perché so benissimo che, quando circolano attraverso le mie emozioni, diventano sempre posti vaghi. Questo è un presupposto fondamentale.


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Ecco, per la prima volta, Milano non mi sembra un esilio.
Di solito sì.
Milano sotto la neve.
Provo invece un estremo senso di levità e mi emoziono per un sacco di cose al punto che potrei piangere su ognuna di loro. Spesso sono macerie. Per esempio, mi chiedo, guardandole, esattamente cosa c’è di così orrendo nelle rovine se sono state necessarie a rendere possibile quanto di più bello ho conquistato dopo aver perso tutto quello che avevo prima di perdere tutto?
Milano sotto la neve.
Le macerie uno strato sotto i miei piedi.
Io al di sopra, che passo. Piano.

Si capisce, ho incrociato tutto quello che avevo prima di perdere tutto e, per la prima volta, l’idea di non poterlo avere mai più non è stata desolante. Tutt’altro. Mi ha consolata.