L’amore che resta
ottobre 15, 2011
Mood: combattivo
Listening to: il riflusso lento del sangue
Watching: la marea di indumenti che invade il mio letto in previsione del cambio stagionale del guardaroba
Playing: a ristabilire la mia vita a Milano, ché dopo la prima settimana i successi in questa direzione non sono stati eclatanti
Eating: il risotto agli spinaci preparato da Yanna
Drinking: caffè
L’amore che resta di Gus Van Sant io avevo realmente bisogno di vederlo. L’ho capito non appena ho visto quest’immagine.
Voglio dire, le sagome di Enoch ed Annabel legate in una sola sull’asfalto sono l’Amore che resta, quello che se ne frega di quanto gli uomini e le loro faccende siano per natura corruttibili ed effimeri. Gli uomini, per l’appunto. L’Amore non necessariamente.
"Amore, quando ti diranno che t'ho dimenticata, e anche se sarò io a dirlo, quando io te lo dirò, non credermi chi e come potrebbe reciderti dal mio petto, e chi raccoglierebbe il mio sangue quando verso di te m'andassi dissanguando?"
[Pablo Neruda, Lettera lungo la strada]
Posted by dorotea
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Uscita troppo in là
agosto 30, 2010
Mood: stabilmente altaleante
Listening to: Rox – My Baby Left Me
Reading and Watching: National Geographic, I grandi fotografi, Steve McCurry
Drinking: acqua
Eating: spaghetti alla poveraccia
Ho letto che nelle miniere afghane, l’ottanta per cento del carbone con cui si rifornisce il paese viene estratto seguendo il filone fin quando la miniera non crolla. O non viene allargata.
Ma allora, quanti restano, laggiù, per sempre?
Incastrati tra cunicoli troppo stretti. Roccia ovunque e l’uscita troppo in là.
*
Sono qui.
Ancora all’inizio.
Posted by dorotea
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