Pubblica autoaccusa

febbraio 24, 2013

Mood: sovraccarico
Listening to: le campane di mezzogiorno
Watching: Passion Pit – Carried away
Eating: Pan di Stelle
Drinking: caffè



Il problema è che non è mai esistito un Bel Paese.
Mai più dopo il 476 d.C., voglio dire.

In seguito, al di là dei confini geografici, non abbiamo conquistato il concetto di Popolo. Figurarsi di Stato Sociale.

Guarda che trogloditi siamo!
La Costituzione italiana è un piatto quotidiano di pasta al sugo sotto il naso e una caterva di puttanate mediali. Sicchè poltronizzare i migliori puttanieri con più sugo promesso [e posseduto] in campagna elettorale è ciò in cui riusciamo meglio. E tanti saluti a un Buon Governo.
Ben inteso, laddove ci prendiamo l’onere di poltronizzare e non soltanto lamentarci.

Io voglio ricordare per sempre che questo fine settimana non sono a Castellana-Grotte, nella cabina x del seggio elettorale numero 7 dell’Istituto Tecnico-Industriale di Via Resistenza,
voglio ricordarmelo per sempre che questo fine settimana non ho rispettato il mio dovere di (pseudo)Cittadina,
voglio vergognarmene per sempre.
Ecco il degno epilogo di ogni volta che dentro la cabina elettorale ho pianto mentre esprimevo il mio voto
non per il Buon Governo,
non per il Governo Meno Peggio,
ma per evitare che si formasse il Governo Peggiore.



“Pur troppo s’è fatta l’Italia, ma non si fanno gl’Italiani”,
Massimo Taparelli D’Azeglio, centoventidue anni fa.