Io il giorno che muoio
agosto 13, 2012
Mood: tra felicità e nostalgia per un tempo che non c’è più
Listening to: deliri adolescenziali alla barese sull’autobus Bari-Castellana Grotte
Watching: certi volti lasciati sul pullman Bari-Castellana Grotte sei anni fa e ritrovati allo stesso identico posto
Playing: a sorridere per non .
Eating: panzerotto al forno
Drinking: birrino peroncino
Io il giorno che muoio avrò vissuto una vita bellissima anche se oggi non so dire bellissima in che modo esistono mille e un modo d’essere “bellissima”, sarò vecchissima con i capelli bianchissimi e un mare di rughe profondissime sulla pelle una per ognuna delle cose che avrò vissuto e avrò vissuto mille e una cosa camminato su mille e una terra sotto mille e una pioggia e io il giorno che muoio tutte queste mille e una cosa mi cascheranno fino ai piedi dagli occhi grandissimi che diranno invece della bocca per fare silenzio sentire com’è la morte quando arriva la vita tutta fino all’ultimissimo respiro quando smette, guarderò il cielo ci saranno un drago bianchissimo d’ovatta che insegue un porcello bianchissimo d’ovatta e un colibrì che intreccia una corona con le corde rossissime del mio cuore sfiatatissimo, mi succhierò il pollice paffutellissimo, mi accoccolerò tra i miei capelli bianchissimi mi addormenterò nell’utero di mia madre e tutto sarà come non so dire, ma ne sono certa io il giorno che muoio avrò vissuto una vita bellissima.
[Nove Agosto Duemilaundici, sera quasi notte,
autobus Bari-Triggiano-Capurso-Noicattaro-Rutigliano-Conversano-Castellana Grotte, casa dove sono stata bambina-ragazza, letto, profumo.
Tra le bozze del cellulare.]
Idiosincrasie Interinali ed Itineranti dell’Era della Confusione
giugno 19, 2011
Mood: distratto e alla ricerca di concentrazione, i miei esami la esigerebbero
Reading: quisquiglie filosofiche sul significante flottante e sul cybercorpo, che al momento recepisco mooooolto sommariamente
Listening to: Yanna ed un suo compagno di corso che parlano di Duchamp nella camera a fianco e i motori che mi rombano direttamente nel cervello, piuttosto che in strada
Watching: la pila di materiale che devo ancora affrontare per l’esame di mercoledì, qualche lume mi dia sostegno
Eating: caffè
Drinking: caffè
Postilla a piè pagina. Disorientati tra le idiosincrasie interinali ed itineranti dell’Era della Confusione, prendiamo forma nei vuoti che combattiamo, a passo di marcia o a passo di danza. E combattiamo per non rinunciare mai alla contemplazione di un essere del mondo e della vita che ci permetta di vivere distanti anni luce anche solo dai confini dello Stato del Terrore e della Futilità.