Mood: vigoroso
Reading: poesie di Cesare Pavese nel primo mattino
Listening to: Mungo Jerry – In The Summertime
Watching: Tutta la vita davanti di Paolo Virzì
Eating: brioches con lacrime di cioccolato
Drinking: caffè



Vi sarà ormai diventato evidente che gli amici Gianvito Cofano e Alberto Mocellin – in arte Acqua Sintetica – si sono affermati su questo blog come i videomaker che tutti voi dovete apprezzare in virtù dell’agio e dei risultati progressivi con cui si muovono di lavoro in lavoro.
Da qualche settimana è online un altro loro videoclip, Operazione commerciale per K-ANT Combolution. In verità, il video esce a un anno di distanza dalla sua effettiva produzione e, avendo già dovuto aspettare così tanto tempo prima di poterlo spandere, diffondere, riversare, non sarà certo il caso di sprecare altro tempo in paroline anche perché il lavoro di Gianvito e Alberto si esprime per benino da sè.


Mood: sbilanciato
Reading: adesso, devo proprio
Listening to: Dire Straits – Brothers In Arms
Watching: le prime immagini dalla mia nuova casa in Olanda
Eating: a orari inadeguati perché mi sveglio e vado a dormire a orari altrettanto inadeguati
Drinking: tanta acqua



L’ultimo dei due video teaser che Lou e io abbiamo realizzato per FIFTYFIVE FIGHTS 4 THE FUTURE [si rimanda qui per le delucidazioni generali, mentre qua per il primo video teaser pubblicato online] mette in campo tutt’altre intenzioni, tutt’altri scenari, tutt’altro pianeta. Alle origini c’è il progetto di Vincenzo Petito, Anna Piccamiglio, Jessica Prando e Valentina Zecca che alla domanda ma il VENTI dicembre 2012?, hanno risposto con poca voglia di fare i seriosi Niente paura, foss’anche la fine del mondo ad appropinquarsi, i Nerd vedono e provvedono, saranno loro i veri guerrieri che lo proteggeranno e ne garantiranno ordine, pace e prosperità, altro che i supereroi tutti muscoli in calzamaglia, per la fine del mondo c’è bisogno di saper usare il cervello! Insomma, uno spirito fresco e allegro che basta occhieggiare la loro proposta grafica per farsi scappare un sorriso storto.



Per questo video teaser, Lou e io abbiamo deciso di farla difficile e abbiamo messo in piedi un’impresa di quelle che se ci riusciamo in così poco tempo, passiamo a un livello successivo e niente più potrà fermarci! con tanto di caccia alla location cartoonesca, ai costumi, all’oggettistica, agli attori e ai collaboratori e grazie feisbùc che se non ci fosse stato chissà dove saremmo andate ad attaccare le liste della follia, dove ci saremmo scambiati pareri e consigli sul tutorial migliore per risolvere il cubo di rubick giungendo alla conclusione che l’unica soluzione sarebbe stata rintracciare qualcuno in grado di farlo, dove avremmo trovato tanta gente solidale nei nostri confronti cosa che ci ha riempite di un sentimento di amore universale, ancora una volta grazie feisbùc, altro che le piazze i bar i negozi roba old school.

Tutto questo per dire che, tanto nei momenti di disperazione, quanto in quelli di esaltazione, i nostri sono stati veri giorni nerd, laddove per giorni si deve intendere il ciclo giornoenotte. Succede così quando si finisce piedi e testa dentro un’idea e la voglia di renderla concreta passa in primo piano su tutto il resto, diventa una missione vera e propria nella quale ci si immedesima.


Nerd per due settimane, Lou e io siamo state in buona compagnia. Nella parte, al nostro fianco di fronte all’alba, si sono calati anche Gianvito e Alberto [Mozziconi, ne approfitto per lanciare messaggi subliminali] che no, non abbiamo dovuto costringerli minacciarli bruciargli la casa, ci hanno viste si sono fatti prendere e cosa lo dico a fare tutto il mio affetto per loro se non mi bastano i caratteri?
Gianvito ci ha messo anche la faccia come attore, Non sono sicuro di essere adatto al ruolo ci ha detto per prima cosa, gli è riuscito alla perfezione, è bastato infilargli un paio di occhiali a fondo di bottiglia, tagliargli i capelli e tirargli la riga su un lato per realizzare che era lui l’uomo che stavamo cercando, lui il nostro eroe

– troppa bellezza concentrata in una sola immagine
mi mette a rischio sindrome di Stendhal –


[photo by Snerto, pure il fotografo di scena avevamo, sissignore!]

Me ne rendo conto, è difficile riconoscere in questo un eroe, ma noi con i luoghi comuni non ci facciamo neanche lo zerbino, uomini e donne di poca fede, avrete modo di ricredervi tra non troppo o adesso se saltate a piè pari la conclusione cosa che non non sarebbe carina perché devo dire una cosetta importante ancora, tipo che

A dare la piega che mancava all’opera ci ha pensato Massimiliano Margaglio in arte Gygus. È stato lui a curare l’aspetto musicale di questo video teaser, componendo un pezzo troppo giusto, 8 bit e così sia.

Buona visione!



Io, non posso tenerlo nascosto, arriva il finale e mi infervoro sempre assai. Credo che il phon sia quanto di più geniale potesse produrre la scemenza che fa da collante tra me e Lou. E pure il sole che si accende e si mette a girare, ma quella è più la scemenza di Lou alle quattro della notte prima della consegna.


Adesso, siccome abbiamo potuto contare su Snerto, un po’ di backstage che fa sempre bene!
















Mood: nostalgico
Listening to: il traffico che si gonfia
Watching: Lou che dorme sul divano con tanti libri sotto il sedere
Playing: a fingere missioni 007
Eating: gelato, vorrei
Drinking: acqua



Il primo dei due video teaser che Lou e io abbiamo realizzato per FIFTYFIVE FIGHTS 4 THE FUTURE – il progetto di 55DSL in collaborazione con NABA [per gli smemorati, ne ho scritto qui] – fa riferimo a B*C* che è una proposta di Nivi Jasa, Rocco Natale e Michele Nicoletti. Uno sguardo sul loro lavoro graficoso è in queste immagini.



Per il VENTI dicembre 2012, B*C* rifiuta l’idea di una fine del mondo come tutti se la immaginano, alieni, mostri guerre nucleari, catastrofi infernali.
In verità B*C* rifiuta l’idea di una fine per
rilanciare l’idea di un inizio di un nuovo ciclo che metabolizzerà il vecchio ciclo e che si definirà all’interno di un atteggiamento di maggiore consapevolezza da parte degli uomini in merito agli equilibri naturali e alle responsabilità circa la salvaguardia dell’ambiente.

– Per dire che se non ci diamo una scossa tra non troppo dovremo portare in groppa le bombole d’ossigeno. –

B*C* mette al centro di quello che definisce un “biciclo”
la ruota quella che i Maya utilizzavano per rappresentare lo scorrere del tempo e la vita intera, che la storia definisce strumento di civiltà che mai l’uomo ha abbandonato malgrado l’avanzamento tecnologico, che è sintomo di movimento.

E punta sulla bicicletta come mezzo dinamico tanto fisico quanto mentale per una ripartenza più ecosostenibile.

Non per caso, il video teaser di B*C* è stato girato nella Ciclofficina Stecca di Milano, un’associazione no profit che promuove la cultura della bicicletta. Tra le varie attività, la Ciclofficina mette a disposizione nel suo capanno parti di biciclette recuperate e tutte le attrezzature accessorie all’uso della bicicletta perché chiunque possa costruire la sua bicicletta, contando sull’assistenza di quanti hanno imparato a farlo prima prima di lui assistiti da altri ancora e così via, c’è di bello l’atmosfera di estrema collaborazione nello spazio di pochi metri quadri.
Io la Ciclofficina Stecca è stato come un amore a prima vista. Sorge in mezzo a Isola, il gigantesco cantiere a cielo aperto di Milano che si agghinda per l’Expo 2015. Ed emoziona ascoltarla che respira piccola e tutta fatta di lamiere mentre attorno s’innalza il cemento e gli ingranaggi e il metallo sbuffano cigolano clangano. Nella Ciclofficina Stecca sembra di essere dentro un ventre buono.

Nell’ultimo periodo del resto sono ossessionata dai suoni della vita quotidiana. Mi sorprendo spesso a rincorrerli per ricostruire storie e percorsi a occhi chiusi. Quanto poi questo dipenda dal fatto che per il progetto B*C* Lou ed io abbiamo collaborato con Pierluigi Papaiz aka Apgar Ten [qui il suo soundcloud e il suo mixcloud, meritano] che ha curato la parte audio, non so, credo moltissimo. Pier compone a partire da suoni che lui stesso registra, fa musica concreta. La sera in cui l’ho conosciuto mi ha detto che stava lavorando sul pezzo, ma che doveva ancora trovare la giusta “vibe” io gli ho chiesto ‹‹La giusta che?›› lui mi ha ripetuto ‹‹La giusta vibe›› accompagnandosi con un’onda delle mani e delle braccia, io ho capito. Ecco, credo che nei suoi pezzi ci sia una vibe molto intima e toccante perchè sa di vero, a tratti rituale. Credo per noi di B*C* non ci fosse di meglio.

D’accordo, l’ho tirata per le lunghe, arrivo quindi a svelare il videoteaser di B*C*, Lou e io ci conoscete già, siamo le dentature qui sotto – nel caso non lo ricardaste –


il nostro lavoro un po’ l’avete sbirciato in precedenza e comunque questo fa vanto di tutte le teste citate qui sù.

Buona (rapida)visione, vi ruberà un minuto appena!